2^ puntata - Come è andata a finire: gita a Firenze
Ecco la seconda puntata della nuova rubrica "Come è andata a finire" che racconta in chiave ironica cosa è accaduto durante le uscite.
Se ne sentono delle belle: buon divertimento!
...e grazie Sabri della collaborazione.
Se ne sentono delle belle: buon divertimento!
...e grazie Sabri della collaborazione.
Ciao a tutti, sono Sabrina.
Questa volta sarò io ad illustrarvi la gita a Firenze del
17/05…consapevole di non poter competere con il mitico Paltri!
Partenza ore 6.00 da Cesena, con tappa a Faenza: due pullman
quasi pieni, in una giornata che lasciava sperare, fin dalle prime luci
dell’alba, nella confortante presenza del sole e del bel tempo.
Grazie alla vivace presenza di mia figlia, che quando è salita
sul pullman mi ha detto: “Mamma, sono tutti adulti!” (NDR…che carina, io mi
sarei forse espressa diversamente) e del suo amichetto, siamo anche riusciti a
“tagliare” in modo significativo l’età media, ma in fondo, come si dice, l’importante
è essere giovani dentro!
Forti e consapevoli di questo, dopo un viaggio tranquillo
siamo arrivati nella meravigliosa Firenze…La nostra non è stata, ovviamente,
una scelta originale, visto che la città era invasa, oltre che dai soliti
numerosissimi turisti, anche da alcune migliaia di podisti riversatisi nel
capoluogo toscano per la “Radio D.J.Cup” (abbiamo visto Linus, tra i tanti…ma
non Natalino, mah…).
Ci siamo recati velocemente all’incontro con le nostre guide
che ci hanno accompagnati, con competenza e simpatia, in un percorso che ha
toccato i lpunti più caratteristici della Città, partendo da Piazza della
Signoria con il suo bellissimo loggiato, proseguendo con Palazzo Vecchio, la
bellissima Cattedrale di Santa Maria del Fiore con la maestosa cupola del
Brunelleschi , opera ingegneristica senza precedenti, la Fontana del Nettuno,
il David, il Battistero di San Giovanni (attualmente in restauro) ed i suoi
bellissimi portoni di ingresso, i Palazzi delle grandi famiglie fiorentine, in
particolare Palazzo Medici e Palazzo Strozzi, nonché alcune particolarità
storico/architettoniche meno note, ma comunque interessanti e suggestive.
La visita guidata si è conclusa nella Piazza della SS.
Annunziata, con il ricovero degli orfanelli.
Il pranzo è stato gestito in modo autonomo, chi in maniera
naif sugli scalini dei palazzi, chi onorando la cucina locale in ristoranti più
o meno raffinati.
Il pomeriggio era a disposizione dei partecipanti per
attività libere. Non sono mancate le passeggiate fino al Ponte Vecchio e sul
Lungarno, le visite agli Uffizi ed ai bellissimi giardini di Boboli nel
complesso di Palazzo Pitti. Questi ultimi in particolare sono nati come
giardini granducali, costituiscono uno dei più importanti esempi al mondo di
giardino all’italiana e sono un vero e proprio museo all’aperto, per
l’impostazione architettonico-paesaggistica e per la ricca collezione di
sculture che vanno dalle antichità romane al XX secolo. Dal 2013 sono
riconosciuti patrimonio dell’Unesco.
Io mi sono accontentata, dopo la camminata fino al Ponte
Vecchio, Lungarno e di seguito fino a Palazzo Pitti, di gustare un buon gelato
all’ombra di uno dei pochi giardini ad accesso libero (nota dolente, c’è poco
spazio verde)…diversamente, avrei compromesso i rapporti con mia figlia, che
era già molto affaticata dalla ”levataccia” e da una giornata passata quasi
tutta in giro a camminare…Il giorno dopo, ci aspettava poi un’appassionante
partita di basket “genitori contro figli”; ma questa è un’altra storia!
Mi sento di dire che è stata una bella giornata per tutti,
senza imprevisti e/o inconvenienti.
Alla prossima!
Ciao.
Sabrina